Ultima modifica 21 Giugno 2019

Obblighi derivanti dal D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231

“Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300″.

Perché e cos’è

Il nostro ente ha adottato  il cosiddetto Modello di responsabilità, derivante dagli obblighi del D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231.

Questo Decreto introduce nell’ordinamento italiano la responsabilità, in sede penale, delle “persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica” (di seguito “enti”) per specifiche condotte di reato poste in essere nell’interesse o a vantaggio delle stesse; tale responsabilità si aggiunge a quella della persona fisica che ha materialmente commesso il reato.

In questi mesi, dopo l’introduzione delle normative in materia di Prevenzione della corruzione e Trasparenza (legge 190/2012 e D.Lgs. 33/2013), abbiamo provveduto ad aggiornare integralmente il Modello organizzativo ex D.Lgs. 231, oltre che a dotarci del PTPC – Piano triennale di prevenzione della corruzione e del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità.

Cosa comporta

Abbiamo mantenuto il Codice etico e di comportamento e abbiamo nominato un nuovo Organismo di Vigilanza che controlli l’applicazione del Modello stesso.

L’Organismo monocratico di Vigilanza è oggi infatti rappresentato dalla Dott.ssa Maria Luccarelli, funzionario direttivo e vice Segretario generale della Provincia di Monza e Brianza, nominata a seguito di Avviso pubblico dal Consiglio di Amministrazione del 30 marzo 2015.

Tutte queste misure confermano che la nostra organizzazione si adegua ai livelli di definizione delle responsabilità previsti in tutte le normali aziende e ci fanno avanzare pienamente in risposta alle esigenze di trasparenza e di chiarezza della nostra azione di servizio verso i diversi portatori di interesse.

 

Modello organizzativo 231 e Codice di condotta codice etico